Miasmi a Zinola: Bertolazzi (Lega) chiede spiegazioni

Savona. Miasmi a Zinola, in via Nizza, in località villa Gavotti, in via Da Vinci e in piazza Bernini. E’ l’allarme lanciato dal segretario provinciale della Lega Nord, Giancarlo Bertolazzi, che chiede all’amministrazione comunale savonese delucidazioni sulla produzione di asfalti drenanti con relativi “leganti” da parte della ditta Mantobit, nella Valletta del Monte, e sul deposito di “ecocubi” (nella foto) sul piazzale ella FG Riciclaggi nei pressi del fabbricato dell’ATA.
In particolare, l’esponente leghista domanda al sindaco “se risulta che una delle ditte sia stata sanzionata dall’Arpal per irregolarità nell’utilizzo di leganti per asfalti e, se affermativo, se vengono usati polimeri o IPA (idrocarburi policiclici aromatici) od altro, che, esalando, siano la causa di una sorte di ‘nube tossica’ portata sull’abitato da brezze o venti dominanti da NW, molto frequenti in zona”.
Bertolazzi chiede infine che “venga ripensato il sito indicato all’apice della Valletta del Monte di una mega discarica di rifiuti, come comunicato il 16 gennaio scorso, accanto peraltro al costruendo carcere mandamentale (appalto sospeso per ricorsi)”.

fonte: http://www.ivg.it/2008/02/28/miasmi-a-zinola-bertolazzi-lega-chiede-spiegazioni/

Miasmi ed "Eco Cubi"

Savona, 27 febbraio 2008
Al Sindaco del Comune
di Savona
sede
Oggetto: Miasmi a Zinola, via Nizza, loc. villa Gavotti, Via Da Vinci, p.za Bernini – Ispezione di Polizia Provinciale ed ARPAL nei giorni 15/2 e 18/2 corrente anno.
In riferimento a precedenti comunicazioni in data 18/7 – 20/7 e 9/8 del 2007, all'esposto al Comando dei Carabinieri in data 27/7/2007, alla segnalazione inviata all'Amministrazione Provinciale in data 18/2/2008 (che si allega) ed alla comunicazione telefonica all'Assessorato all'Ambiente del Comune di Savona in data 18/2/2008,
si chiede,
- se questa Amministrazione è a conoscenza di ciò che succede nella Valletta del Monte a monte dell'abitato (produzione di asfalti drenanti con relativi “leganti” da parte della ditta MANTOBIT e compattamenti rifiuti “talquale” con deposito di “ECOCUBI” sul piazzale della ditta FG. RICICLAGGI srl, sita lato mare del fabbricato dell'ATA) (vedere foto del 18/2/2008).
- se risulta che una delle ditte suddette sia stata sanzionata dall'ARPAL per irregolarità nell'utilizzo di leganti per asfalti e, se affermativo, se vengono usati Polimeri o IPA (idrocarburi policiclici aromatici) od altro, che, esalando, siano la causa di una sorte di “nube tossica” portata sull'abitato da brezze o venti dominanti da NW, molto frequenti in zona (70% del regime dei venti/annuo), direzione imposta dall'orografia.
- che venga ripensato il sito indicato all'apice della Valletta del Monte di una mega discarica di rifiuti (come comunicato il 16/1/2008) accanto peraltro al costruendo carcere mandamentale (appalto sospeso per ricorsi).
Dr. Giancarlo Bertolazzi
V. Segretario Provinciale
LEGA NORD – Savona
www.giancarlobertolazzi.blogspot.com

Miasmi a Legino e Zinola

Considerazioni sulla Piattaforma Maersk



in aggiunta alle perplessità e preoccupazioni sulla compatibilità territoriale su Vado Ligure ed annessa rada (la più profonda del mediterraneo), peraltro spiegabile dall'analisi della micro tettonica, sulla viabilità connessa ai n° 750000 containers/anno (500 automezzi al giorno) che graviteranno su Vado ed autostrade,


si COMUNICA che:

1.      la nuova diga foranea, prolungata fin dirimpetto al “Pontile Enel” ora Tirreno Power, incentiverà l'erosione, degli arenili fronte corso Vittorio Veneto e Via Cimarosa (a Savona) e, modificando le correnti marine, limiterà il rimescolamento delle acque calde dell'impianto di raffreddamento della Centrale Termoelettrica, restituite al mare attraverso la foce del torrente Quiliano: l'arenile di 1 km, fino al Centro Nautico Vadese, sarà ancora balneabile?

2.      L'interferenza della Piattaforma e della diga foranea con un sistema di faglie di neotettonica, che nell'ambito del savonese e vadese hanno imposto i solchi vallivi dei torrenti Segno, Quazzola, Lavanestro, Letimbro e Sansobbia. Dette faglie, visibili da satellite, sono di tipo “distensivo” e quindi meno pericolose per la sismicità, ma importanti dal lato progettuale.

3.      Vincolo archeologico: alla radice della piattaforma, vi è assoluto divieto di eseguire qualsiasi tipo di lavori: mi si dice che ogni qualvolta, al pontile ex Fornicoke, attracca una carboniera, la “cavitazione” prodotta dalle eliche del rimorchiatore più vicino alla battigia, libera dai limi vari reperti di epoca romana. - Vedere in allegato l'Ordinanza n. 89/1987 della Capitaneria di Porto di Savona. La Soprintendenza deve estendere il vincolo!

Vado Ligure,
26 febbraio 2008
Giancarlo Bertolazzi
geologo e Vice Segretario Lega Nord prov. Savona


nota 1 – Giudice Falcone: “ (...) dove vi son denari, bisogna cercare il malaffare”
nota 2 – La rada e la città di Vado è sopravvisuta al progetto del Terminal Carbonifero alla foce del Torrente Quiliano, non più attuato per merito del Presidente Pertini, di di 3500 cittadini di Vado, Zinola e Fornaci e del Comitato Ambiente Zinolese, anni 82 – 85, quindi occorre farcela anche oggi contro questa “esaltata” e faraonica struttura.





Considerazioni sulla Piattaforma Maersk

in aggiunta alle perplessità e preoccupazioni sulla compatibilità territoriale su Vado Ligure ed annessa rada (la più profonda del mediterraneo), peraltro spiegabile dall'analisi della micro tettonica, sulla viabilità connessa ai n° 750000 containers/anno (500 automezzi al giorno) che graviteranno su Vado ed autostrade,
si COMUNICA che:
- la nuova diga foranea, prolungata fin dirimpetto al “Pontile Enel” ora Tirreno Power, incentiverà l'erosione, degli arenili fronte corso Vittorio Veneto e Via Cimarosa (a Savona) e, modificando le correnti marine, limiterà il rimescolamento delle acque calde dell'impianto di raffreddamento della Centrale Termoelettrica, restituite al mare attraverso la foce del torrente Quiliano: l'arenile di 1 km, fino al Centro Nautico Vadese, sarà ancora balneabile?
- L'interferenza della Piattaforma e della diga foranea con un sistema di faglie di neotettonica, che nell'ambito del savonese e vadese hanno imposto i solchi vallivi dei torrenti Segno, Quazzola, Lavanestro, Letimbro e Sansobbia. Dette faglie, visibili da satellite, sono di tipo “distensivo” e quindi meno pericolose per la sismicità, ma importanti dal lato progettuale.
- Vincolo archeologico: alla radice della piattaforma, vi è assoluto divieto di eseguire qualsiasi tipo di lavori: mi si dice che ogni qualvolta, al pontile ex Fornicoke, attracca una carboniera, la “cavitazione” prodotta dalle eliche del rimorchiatore più vicino alla battigia, libera dai limi vari reperti di epoca romana. - Vedere (sotto) l'Ordinanza n. 89/1987 della Capitaneria di Porto di Savona. La Soprintendenza deve estendere il vincolo!
Vado Ligure,
26 febbraio 2008
Giancarlo Bertolazzi
geologo e Vice Segretario Lega Nord prov. Savona
http://www.giancarlobertolazzi.blogspot.com/

nota 1 – Giudice Falcone: “ (...) dove vi son denari, bisogna cercare il malaffare”
nota 2 – La rada e la città di Vado è sopravvisuta al progetto del Terminal Carbonifero alla foce del Torrente Quiliano, non più attuato per merito del Presidente Pertini, di di 3500 cittadini di Vado, Zinola e Fornaci e del Comitato Ambiente Zinolese, anni 82 – 85, quindi occorre farcela anche oggi contro questa “esaltata” e faraonica struttura.

Ordinanza n. 89 del 1987

No Maersk


Savona: miasmi a Legino, la Lega chiede l'intervento Arpal

Il vicepresidente provinciale della Lega Nord Giancarlo Bertolazzi ha chiesto l’intervento della polizia provinciale e dell’Arpal per il protrarsi dei miasmi tra Legino e Zinola nella valletta verso l’autostrada. Il fenomeno si era già verificato la scorsa estate.