I progettisti hanno dovuto quindi adeguarsi al nuovo P.U.C e traslare tutta la struttura di circa 200 metri verso l'abitato di Porto Vado (come evidenziato in rosso sullo stralcio planimetrico allegato). Non si capisce, pertanto, come possano iniziare a breve i lavori, come da più parti si sostiene, se non sono state perfezionate le pratiche autorizzative della variante.
Inoltre i cittadini sanno che, a fronte degli attuali 30000 container annui movimentati, a pieno regime si arriverebbe ad un milione? E' stato detto loro che, visti gli oltre 15 metri di pescaggio, entrerebbero in porto dei veri e propri “colossi dei mari” che possono trasportare fino a 15000 container? Sono consapevoli che la superficie di tale piattaforma sarà più grande del centro storico di Vado e paragonabile a circa 40 campi di calcio? Sono stati informati della dislocazione della carboniera all'altezza dell'attuale pontile Vadoil, mentre oggi movimenta il fossile davanti a Porto Vado?
La Lega Nord si oppone a tale progetto che modificherà irrimediabilmente in negativo l'assetto della rada e chiede, prima dei bandi di appalto, un REFERENDUM POPOLARE, in modo tale da ascoltare tutti i cittadini prima di un cambiamento così devastante per la vivibilità dei vadesi. E' impensabile imporre un tale progetto senza prima aver ascoltato le opinioni della cittadinanza. Chiediamo al Sindaco di Vado L. di consentire ai cittadini di esprimersi con un referendum popolare, nel frattempo vigileremo sull'operare delle istituzioni e ci terremo pronti per un eventuale raccolta firme.
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